Configurazioni d'impresa per il vantaggio globale

I cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nello scenario internazionale hanno reso obsoleti i modelli pre-esistenti di analisi della competizione e di supporto allo sviluppo internazionale delle imprese. Tali modelli si sono basati inizialmente sul concetto di vantaggio comparato (Ricardo, Leontief, Hirsh, Porter 1990) e, successivamente, in alternativa al primo, sul concetto di vantaggio competitivo (Dunning, Porter 1985, Grant, Barney, Nonaka). In entrambi i modelli, peraltro, lunitelementare di analisi lintera impresa e non vengono considerati, perci i macro-processi di cui queste sono parte, nle singole attivitsecondo cui i processi aziendali si articolano; infine, non vengono evidenziate le similitudini esistenti tra le categorie pidi recente considerate per elencare, da un lato, i fattori di cui puessere dotata una determinata nazione (o area) e, dallaltro, le risorse su cui pubasarsi il vantaggio competitivo delle imprese. Il modello che si propone sviluppa lanalisi al livello delle singole attivitdimpresa e considera una classificazione omogenea per le risorse site specific (o di mercato) e firm specific (o distintive), ciascuna delle quali, a sua volta, si caratterizza per il fatto di essere trasferibile e non trasferibile nello spazio. Ne consegue la possibilitper le imprese di selezionare attivit localizzazioni e modalitdi proprietcontrollo che integrano gli effetti positivi del vantaggio competitivo e del vantaggio comparato e determinano configurazioni in grado di garantire il vantaggio globale e, cio la capacitdi essere stabilmente competitive nel nuovo scenario internazionale.

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