Dagli accordi transazionali ai rapporti relazionali tra imprese nella gestione del sistema logistico di canale: il caso Ford Motor Company

Negli ultimi anni, lesigenza di una rispondenza del sistema produttivo-logistico alle istanze della complessitdel mercato si rivelata come uno dei temi principali di discussione e riflessione. Tale tendenza probabilmente riconducibile ad una, ormai fisiologica, ricerca della flessibilit intesa come la capacitdi una organizzazione economica di far fronte ad una serie di contingenze, in modo tale da rispondere nella maniera pieconomica e rapida ai mutamenti ambientali generati dalla domanda.

Lattenzione stata posta, in questo contributo, soprattutto allindividuazione delle idonee leve strategiche di revisione della supply chain. Questultima appare come uno dei principali strumenti in possesso del management per ridisegnare i confini della struttura organizzativa, che nelle recenti evidenze empiriche e dottrinali si qualifica sempre picome ampliata. Dal punto di vista teorico, tale passaggio logico stato collegato a quellimpostazione che intravede nel superamento dei confini organizzativi aziendali la fonte privilegiata di creazione del valore in contesti di crescente complessitambientale e che in dottrina si usa spesso richiamare nellambito del filone di studi dedicato ai network. Lo spostamento del baricentro delle interazioni tra imprese, dalla logica transazionale a quella relazionale, ha imposto in primo luogo il cambiamento dei meccanismi di coordinamento delle relazioni e delle caratteristiche degli stessi soggetti di riferimento, i quali da semplici contraenti divengono partner.

Tuttavia, proprio negli aspetti interstiziali di condotta dei partner, che emerge un punto di sostanziale criticitdel modello organizzativo interaziendale: la necessitdi mantenere un adeguato presidio delle sorti della relazione, richiede, infatti, lo sviluppo di competenze nuove nella cultura imprenditoriale, che si rivelano tipicamente gestionali e di coordinamento. Particolare attenzione dovr dunque, prestarsi a valle del momento di decisione strategica di esternalizzazione di attivitpresso terzi, spostando lattenzione sulla gestione operativa dellaccordo. Nelleconomia di questo ragionamento si ritiene, infatti, che il punto debole del momento di interazione sia riconducibile, di fatto, alla mancanza di controllo e alla possibilitdi perdere potere nei confronti del partner. Le ipotesi teoriche sono state confortate dalle evidenze empiriche riscontrate nella evoluzione della supply chain della Ford Motor Company ed in particolare nella organizzazione e gestione del servizio ricambi.

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