I localismi produttivi in un contesto globale: quali policy per lo sviluppo?

Questo saggio, partendo da unampia ricognizione dei contributi presentati dagli aziendalisti e dagli economisti sullo sviluppo dei sistemi locali e sullefficacia delle policy adottate, collocate allinterno delle dinamiche delleconomia italiana, presenta una riflessione critica sulle cosiddette cluster policy, la quale supporta la tesi di uno sviluppo quasi spontaneo, market-driven, ed auto-organizzato dei sistemi locali.

A fronte di un modello di regolazione centrale dellinnovazione debole, i sistemi locali italiani si sono mossi dando vita ad una pluralitdi modelli di interazione pubblico-privato basati sullintervento degli attori collettivi locali e sulla co-evoluzione tra dinamiche di crescita delle imprese e delle istituzioni distrettuali.

Dallanalisi condotta il ruolo del finanziamento pubblico apparso di scarsa significativitper i sistemi low-tech, mentre nei settori high-tech, ed in particolare nei cluster biomedicali, solo un pideciso spostamento di risorse verso le attivitdi ricerca risulta essere in grado di far decollare questi sistemi. Lo testimonia il recente attivo interventismo delle Regioni, che pur ampiamente differenziato in termini di qualit strumenti, risorse, e misure varate, testimonia limportante ruolo di supplenza svolto da esse in assenza di una politica centrale più mirata.

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