Limpatto del commercio elettronico business-to-consumer sulla logistica distributiva, con particolare riferimento alla logistica dell ultimo miglio

L’adozione di soluzioni di commercio elettronico rivolto al consumatore induce declinazioni peculiari nei caratteri e nelle dinamiche propri dei flussi logistici. Lo scopo del paper quello di suggerire alcuni spunti di riflessione circa le conseguenze del cambiamento indotto da Internet ed alcuni modelli di business che stanno emergendo, o che potrebbero affermarsi, con maggiore o minore successo, alla ricerca di nuovi spazi di competitivit Lobiettivo non perci quello di individuare alcune regole o principi di progettazione logistica che potrebbero guidare la ricerca di una one best way per la gestione del flusso logistico di beni venduti online.

La scelta di porre il focus dellanalisi sul business-to-consumer motivata dallosservazione che nei suoi processi di fulfillment dato riscontrare un grado di complessite di bisogno di coordinamento pielevato di quanto non avvenga relativamente al business-to-business, dove le operazioni logistiche, almeno nella loro dimensione fisica, continuano generalmente a manifestarsi secondo il consueto schema pallet-in-pallet-out.

Nel B2C che maggiore il cambiamento nei flussi fisici indotto da Internet. pertanto in questo contesto che si dischiudono le maggiori difficolt ma allo stesso tempo anche le pisignificative opportunitdi costruzione di un vantaggio competitivo attraverso linnovazione. La prospettiva assunta in un certo senso multipla, ancorchintegrata. Se, infatti, il punto di vista dellimpresa di produzione o di distribuzione o pusembrare, latente, seppur in ultima analisi presente in tutto il lavoro, quelli propri delle imprese della Delivery industry e delle cittemergono in tutta evidenza, attraverso lanalisi, inserita in un contesto pigenerale, dei casi DHL, E-boost, Runner Pizza ed il progetto di Transit-Point per la cittdi Bologna.

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