Misurare il contributo della comunicazione alla corporate reputation per la creazione di valore

Obiettivo del paper: Il lavoro si propone di analizzare la correlazione tra il livello di reputazione delle organizzazioni e la sua rilevanza, in termini di comunicazione, quale strumento per migliorare le performance aziendali.

Metodologia: stata realizzata una ricerca esplorativa su un gruppo di imprese del settore alberghiero con sede in provincia di Salerno, per valutare se e come il loro quoziente reputazionale, calcolato rifacendosi ad un originale modello multistadio, possa essere influenzato dall’attività di comunicazione.

Risultati: Il progetto di ricerca fornisce un contributo rilevante alle problematiche di governance delle imprese, dal momento che la comunicazione qualifica interdipendenze sistemiche sia da un punto di vista interno che esterno e, allo stesso tempo, suggerisce possibili influenze sulla creazione di valore, sintetizzate nel reputation quotient, da parte dell’impresa.

Limiti della ricerca: Lo studio si basa su una esemplificazione, utilizzando un panel di aziende nel settore alberghiero. Sarebbe utile poter allargare la base campionaria ed i settori economici analizzati.

Implicazioni pratiche: La comunicazione assume un ruolo strategico per la diffusione dei risultati conseguiti in termini di creazione di valore, a patto che si basi su performance consolidate. Al contrario, il valore si disperde quando gli investimenti in comunicazione sono finalizzati a mascherare prestazioni mediocri, potendo, in casi estremi, acuire o addirittura determinare situazioni di crisi aziendale, violando il patto di trasparenza stipulato dall’impresa con i propri stakeholder.

Originalità del lavoro: Utilizzando lo Schema delle Aree RQ si può verificare se nel governo d’impresa sia stato attribuito un ruolo adeguato alla comunicazione quale vettore per la creazione di valore.

Parole chiave: quoziente reputazionale; modello delle aree reputazionali; investimenti in comunicazione

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