Il Sustainable Supply Chain Management in letteratura: un approccio settoriale
Il Sustainable Supply Chain Management in letteratura: un approccio settoriale
GUIDO CRISTINI - CRISTINA ZERBINI - GIADA SALVIETTIObiettivi. Il presente articolo propone un’analisi sistematica della letteratura incentrata sul tema dei modelli di gestione della sostenibilità, con particolare attenzione all’evoluzione nei diversi settori.
L’approccio proposto, sviluppato a partire dai contributi pubblicati nel decennio 2010-2020, consente una visione evolutiva delle problematiche riconducibili al Sustainable Supply Chain Management (di seguito, SSCM), che appaiono sempre più rilevanti e tanto sia in ambito scientifico che in quello manageriale. La focalizzazione su questo arco temporale consente di disporre di una panoramica privilegiata rispetto ad un ampio spettro di tematiche studiate in letteratura proprio a partire dal 2010.
In questi stessi anni, il Green Supply Chain Management (di seguito, GrSCM) – paradigma alternativo prevalentemente incentrato sulla sostenibilità ambientale sviluppato a partire dai primi anni ‘90 – raggiunge la sua piena maturità (Fahimnia et al., 2015), ma, contrariamente alle attese di diversi studiosi (Seuring e Muller, 2008; Ashby et al., 2012), che ritenevano potesse essere sostituito dall’approccio emergente della SSCM, rimane uno dei capisaldi proposti dalla letteratura in tema di sostenibilità.
Il confronto tra i modelli appare pertanto interessante soprattutto in considerazione della longevità dimostrata dal primo. Sebbene il SSCM sia, di fatto, l’ambito di ricerca che ha caratterizzato l’ultimo decennio, il GrSCM rimane ampiamente considerato sia in ambito di ricerca scientifica che di pratica manageriale. Se è vero che il SSCM ha come obiettivo principale l’integrazione delle tre dimensioni di sostenibilità nella progettualità e nella gestione di modelli di business sostenibili (Ahi e Searcy, 2013), non sono pochi, ad esempio, gli autori che propongono quale alternativa un paradigma GrSCM esteso fondato anche alcuni aspetti e fattori di ambito sociale (Singh e Trivedi, 2015).
Entrambi i modelli, inoltre, hanno dimostrato un’influenza notevole non solo sulla singola impresa o filiera, quanto sulla società nel suo complesso. Numerosi studi hanno evidenziato l’impatto dei modelli di sostenibilità sulla consapevolezza dei consumatori (Sheth et al., 2011; Beske, Land e Seuring, 2014), degli imprenditori (De Giovanni e Vinzi, 2012; Hoejmose et al., 2012) e degli organismi nazionali e sovranazionali (Wolf, 2014; Vie et al., 2019).
L’ampiezza del tema, le numerose direzioni di ricerca affrontate, la presenza di un approccio “alternativo”, seppur affine, quale il GrSCM, e il contributo apportato dalle diverse discipline suggeriscono la necessità di una classificazione rigorosa della letteratura, che faciliti l’individuazione di future opportunità di studio. A questo fine, si è scelto di adottare il processo di ricerca, selezione e codifica proposto da Rajeev et al. (2017), che include la riconducibilità di ciascun articolo al contesto-Paese e al mercato di riferimento, nonché al paradigma TBL (Elkington, 1994) quale framework consolidato e omnicomprensivo (Engert e Baumgartner, 2016). I tre pilastri – economico, ambientale e sociale – costituiscono infatti, da un lato, le fondamenta teoretiche di entrambi gli approcci GrSCM e SSCM, e, dall’altro, una base oggettiva di confronto per poter valutare domande e direzioni di ricerca.
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